“Siamo lieti di annunciare l'imminente istituzione di un nuovo Istituto dell'Università delle Nazioni Unite (UNU) a Bologna, in Italia”.
Con queste parole, contenute nella dichiarazione congiunta di tutte le realità istituzionali coinvolte e presentata oggi nel capoluogo felsineo, nasce ufficialmente l’UNU Institute on Big Data and Artificial Intelligence for Managing Human Habitat Change, il nuovo Istituto dell’Università dell’Onu su ‘Big data e Intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano’.
Sorgerà al Tecnopolo di Bologna e rafforzerà la vocazione e il ruolo dell’Emilia-Romagna come centro d’eccellenza mondiale per la ricerca, la scienza, l’intelligenza artificiale e i big data. L’inizio delle attività è previsto entro metà 2024, e l’Istituto sarà attrattivo per studenti e docenti da tutto il mondo.
La dichiarazione da parte di Università delle Nazioni Unite, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell'Università e della Ricerca, Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna è avvenuta nella sede della Bologna Business School di Villa Guastavillani, in occasione della due giorni di workshop che si concluderà domani “Towards a new UNU institute on Big Data and Artificial Intelligence for Managing Human Habitat Change”, con la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo riuniti proprio per confrontarsi sugli obiettivi e priorità del nuovo Istituto, le ricerche da attivare e le opportunità per i talenti.
A presentare il documento e ad illustrare il progetto in conferenza stampa sono stati Tshilidzi Marwala, rettore dell'Università delle Nazioni Unite, Anna Maria Bernini, ministra dell'Università e della ricerca, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e Giovanni Molari, rettore dell’Università di Bologna. Presenti anche gli assessori regionali a Scuola, università, ricerca, agenda digitale, Paola Salomoni, e allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Vincenzo Colla, oltre a Matteo Lepore, sindaco di Bologna.
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